The Fact About calunnia That No One Is Suggesting



Non c’è calunnia quando chi presenta la querela o la denuncia agisce in buona fede, seppur nell’errore o in assenza di demonstrate. 

Integra il delitto di calunnia la condotta dell'indagato o dell'imputato che, nel corso dell'interrogatorio, pur se affetto da nullità per violazione del diritto di difesa, renda dichiarazioni idonee a costituire una falsa incolpazione nei confronti di un terzo

La calunnia è un reato procedibile d’ufficio, il che significa che le autorità giudiziarie sono tenute a perseguirlo anche senza una specifica denuncia da parte della vittima.

Advert esempio, se in una chat di condominio ci si riferisce al figlio di uno degli inquilini dandogli del “drogato”, si tratterà di diffamazione anche se la vittima è effettivamente tossicodipendente.

Come si vedrà a proposito del rischio di essere denunciati per calunnia, l’errore sul fatto attribuito oppure il dubbio sull’innocenza dell’accusato escludono il reato. Facciamo un esempio.

Si parla di innocenza non solo quando il fatto denunciato alle forze dell’ordine non esista affatto, ma anche se il fatto sia stato commesso da un altro oppure in modalità e circostanze varied da quelle raccontate.

Nel delitto di calunnia il dolo non è integrato dalla coscienza e volontà della denuncia, ma richiede l’immanente consapevolezza da parte dell’agente dell’innocenza dell’incolpato, consapevolezza non ravvisabile nei casi di dubbio o di errore ragionevole. Pertanto, escluso il dolo nell’autore della calunnia, il fatto stesso non può ritenersi offensivo dell’interesse tutelato dalla norma penale. Difatti, il nocumento di tale interesse, attinente al pericolo di deviazioni nell’amministrazione della giustizia, è correlato alla norma non già a qualsiasi denuncia che risulti in prosieguo infondata, ma advert una incolpazione orientata a procurare siffatta deviazione in forza della consapevolezza dell’innocenza dell’incolpato. Ove l’autore della pretesa calunnia sia stato assolto proprio a cagione del dubbio sulla consapevolezza dell’innocenza dell’incolpato e, quindi, in forza di una non risolvibile equivocità relativa alla sussistenza della coscienza e volontà di recare offesa all’interesse tutelato, non può ritenersi, all’opposto, colpevole colui al quale sia riferita la mera partecipazione al delitto ipotizzato, sulla base della ritenuta consapevolezza dell’innocenza dell’incolpato e, quindi, della volontà di determinare l’inizio a suo carico di indagini e di dar luogo advert eventuali esiti processuali.

In tema di calunnia, essendo irrilevante, read here ai fini della consumazione del reato, la circostanza che nella denuncia non sia stato accusato alcun soggetto determinato quando il destinatario dell’accusa sia implicitamente, ma agevolmente individuabile, integra il delitto una falsa denuncia di smarrimento di un assegno, la quale, sebbene non contenga una notizia di reato, preavverte l’autorità che la riceve su possibili reati commessi da chi verrà scoperto a detenerlo.

Rimane comunque l’opportunità che si possa configurare il reato simulativo sia nell’ipotesi di simulazione formale che reale.

In tema di calunnia, va esclusa la ricorrenza dell’elemento materiale del reato quando venga denunciato un fatto accaduto realmente ma why not try this out non riconducibile advert alcuna previsione criminosa, nonostante l’eventuale qualificazione propostane dal denunciante con riguardo ad una fattispecie di reato, posto che manca in tali casi un’alterazione della realtà suscettibile di determinare l’indebita incolpazione dell’accusato. (Fattispecie nella quale era stata denunciata, con corredo di documentazione fotografica, la commercializzazione di prodotti con segni see it here mendaci; in motivazione la Corte ha posto in luce la produzione da parte dello stesso denunciante degli elementi di fatto utilizzabili dal giudice for each escludere nel procedimento a carico del preteso calunniato la effettiva somiglianza dei marchi quale presupposto della frode sulla provenienza del prodotto). Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1638 del fifteen gennaio 2003 (Cass. pen. n. 1638/2003)

risulta indicativa della consapevolezza certa dell’innocenza dell’incolpato. Al riguardo è stato escluso il dolo in relazione advert un caso in cui l’imputato aveva temerariamente denunciato fatti non personalmente percepiti, ma riferiti dalle parti private e non valutati.

-l’attribuzione di un fatto senza l’indicazione di particolari circostanze esistenti che avrebbero reso non punibile l’autore;

Certo, non è sempre agevole dimostrare che il calunniatore sia a conoscenza dell’effettiva innocenza dell’incolpato.

La Cassazione prevede che, ai fini dell’integrazione dell’elemento psicologico, non believe alcun rilievo la forma del dolo eventuale, poiché la system normativa taluno che egli sa innocente

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *